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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Femily in download gratuito

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Femily Patrizio Pinna www.patriziopinna.com Illustrazione di copertina di Bjorn Giordano Ad Alba e Claudia, Roberto, Marisa ed Enzo. Le mie famiglie allargate. Casa dolce casa «Cristo santo, questo posto è un porcile» razionalizzò Frank entrando in casa con i sacchetti della spesa. «Sì, beh…» rispose Emily tirando una boccata da una cicca di spinello trafitta su di un ago per evitare di bruciarsi le dita. «Che vuoi che ti dica?! Ognuno ha quel che si merita.» «Sì, sì… non ricominciamo con la solita storia. Stai attenta a non darti fuoco piuttosto, passi troppo tempo sdraiata su quel cazzo di letto… poi quante volte te lo devo dire che non sopporto la televisione. Non possiamo spegnerla ogni tanto?» «Oh, ma sentitelo il filosofo, non sopporta la televisione, lui. Ma levati dai piedi, va… Dimmi piuttosto: cosa hai comprato di buono che sono in chimica?» «Niente articoli da sbrano, siamo agli sgoccioli.» «Cioè?! Abbiamo già finito la gr

Futuro Anteriore - Martin Amis

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In realtà il titolo originale di questo stupendo libro è Dead Babies , ma in un paese alla deriva come il nostro si è preferito mutuarlo in Futuro Anteriore, cercando di attribuirgli un significato ancora più pirotecnico della prosa dell’autore. Martin Amis , uno dei miei preferiti, racconta metaforicamente, tramite un week end di sfrenato edonismo, il fallimento degli anni ’60 e della loro presunta liberazione sessuale, il fallimento della cultura psichedelica, le idiosincrasie aristocratiche nelle quali l’autore si è formato e la famiglia in generale. Un libro divertente, disturbante, incalzante, autodistruttivo e, a mio parere, semplicemente sublime.

Armada - Ernest Cline

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L’impressione che ho avuto è che Armada non sia il libro successivo a Player One , ma il tentativo precedente di Ernest Cline , rimasto inedito (almeno fino all'anno scorso) per ottime ragioni. Il libro non è per nulla una bibbia nerd come Player One ed è scritto anche più male. La storia non è nulla di originale, anzi, ed imbarazzante nella sua banalità. Ridicole le citazioni sul retro a opera di Rolling Stone , George Martin e Andy Weir , che: o il libro non l’hanno letto o non hanno nessuno ritegno per la propria reputazione.  Per quanto mi riguarda, purtroppo, 17 euro buttati.

Le solite tre domande

La domanda che mi viene posta più spesso è: come mai distribuisci gratuitamente la maggior parte dei tuoi lavori, non è meglio venderli, non sminuisci così il loro valore? La domanda, in effetti ha anche un senso. Il lavoro (in qualsiasi sua forma) va pagato, ma io non sono uno scrittore professionista, faccio un altro lavoro e scrivo per passione. Per passione produco qualcosa bene o male di artistico e mettere un prezzo all’arte produce ovvie conseguenze, l’arte smette di essere tale e diviene professione, anche se retribuita ridicolmente. Tutto ciò è ovviamente concettuale, ma vero. Senza contare che comunque sarebbero in pochi ad acquistare i lavori di uno scrittore sconosciuto, anche se con parecchi anni di esperienza. Preferisco quindi lasciare liberi di circolare i miei prodotti liberi da vincoli editoriali e devo dire che, alla fine, lo fanno meglio delle copie stampate e distribuite in libreria dei loro due fratelli editi. Mi interessa avere dei lettori e collezionare opini